vino

Prova d’autore di Roccafiore

14 Marzo 2021

Se sono dello stesso territorio, è meglio.” E’ quello di cui sono convinta sempre di più. Parlo, ovviamente, dell’abbinamento cibo-vino. Sarà una suggestione, ma mi piace pensare che tutto ciò che è cresciuto nella stessa terra, ha un nesso, un certo fil rouge che si snoda tra olfatto e gusto, circonda il palato, proprio come lo stelo del fiore sulle etichette di Roccafiore.

La cantina Roccafiore si trova vicino a Todi, in Umbria, nella valle che da Perugia si estende fino a Terni. L’ho conosciuta diversi anni fa a Vinitaly, e da allora ci sono andata più volte per scoprire tutti i vini, ma non solo. Roccafiore è anche un piccolo delizioso resort, e anche il ristorante che punta molto sul territorio, e non mi ero fatta pregare per vivere un’esperienza a 360°. Ricordo di essere rimasta colpita dalla cura di dettagli, dai sapori autentici, dalle attenzioni che riceve ogni cliente.

 

E quando pochi giorni fa ho ricevuto da Roccafiore un pacco a sorpresa, che conteneva una selezioni di salumi di Cinta Senese, derivati dai maialini allevati allo stato brado proprio all’interno dell’azienda, e una bottiglia con lo stelo lungo sull’etichetta, Prova d’Autore, mi sono tornati in mente tutti i momenti vissuti nel cuore dell’Umbria.

Ah, ma per quanto tempo ancora non potremo viaggiare?..

Prova d’Autore 2017 è un blend, composto da 30% Sagrantino, 30% Montepulciano, 40% Sangiovese, tutti i vitigni autoctoni. Le uve di diverse varietà sono raccolte a mano in base ai tempi di maturazione e trasformate in tempi separati. L’affinamento dura 24 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia e barriques francesi di secondo passaggio, poi segue il riposo minimo di 6 mesi in bottiglia.

Prova d’Autore si presenta nel calice color rosso rubino intenso. Al naso è ampio e stuzzicante, con le note speziate e balsamiche, i sentori di legno e di frutta rossa. In bocca all’inizio è un po’ tannico, poi diventa morbido, ma sempre di carattere, con leggeri sentori di sottobosco.

Era decisamente perfetto per accompagnare i salumi di Cinta Senese. Un tocco di selvatico in entrambi i prodotti ha fatto da fil rouge tra cibo e vino, quel legame che mi piace così tanto.