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Le Famiglie Storiche dell’Amarone

12 Marzo 2024

Le Famiglie Storiche è l’Associazione nata nel giugno del 2009 dall’unione di 10 storiche cantine della Valpolicella che oggi conta 13 soci, tutte prestigiose aziende vitivinicole da generazioni testimoni attivi del “mondo Amarone”. Si chiamano Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato.

Le Famiglie, che insieme mettono a frutto un patrimonio consolidato da ciascuna nel tempo e un impegno costante verso la qualità per testimoniare questo grande vino che è l’Amarone, fondano tutte le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione. Il loro operato è volto a far conoscere e preservare non solo i loro vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane, la Valpolicella.

L’idea di fondare una associazione che riunisse diverse aziende produttrici dell’Amarone, venne per primo a Sandro Boscaini (oggi presidente della Masi, e Cavaliere del Lavoro) nel lontano 2009.  Il desiderio, entusiastico, era quello di condividere un pensiero comune, cioè cercare di raccontare al mondo un grande vino, importante e speciale, ma non ancora abbastanza riconosciuto per la sua vera e intrinseca qualità. Un vino prezioso e il suo territorio vocato, la Valpolicella, dove le antiche pratiche colturali intersecano un territorio ricco di antichità, tradizione, ospitalità ed eleganza.

Per capire ed apprezzare l’Amarone è importante conoscere il territorio da cui ha origine: la Valpolicella, che si trova nel Nord-Est dell’Italia, tra il Lago di Garda e i Monti Lessini.

La zona di produzione da Ovest verso Est si differenzia in Valpolicella Classica, Valpolicella Valpantena e Valpolicella Orientale. Complessivamente più della metà della produzione di vino Amarone proviene dai vigneti situati sulle colline che le Famiglie dichiarano essere i più vocati per la produzione di vino Amarone di altissima qualità.

Le Famiglie Storiche vivono in un territorio candidato a diventare Patrimonio dell’Unesco, un territorio che cercano di proteggere con consapevolezza, responsabilità e sostenibilità, sottraendolo all’urbanizzazione. Sono custodi della bellezza, e si impegnano a preoccuparsi del suo futuro.

L’Amarone, il più prestigioso tra i vini Veronesi, è il risultato di un procedimento che unisce tre importanti attori: la vigna, il fruttaio e la cantina. Cinque sono i vitigni coinvolti per la produzione di questa eccellenza italiana: la Corvina veronese, il Corvinone, la Rondinella, la Molinara e l’Oseleta.


La selezione in vigna prevede la raccolta a mano dei grappoli più spargoli, e il periodo di appassimento dipende dall’andamento climatico dell’annata e generalmente si protrae almeno fino alla metà di dicembre”. L’appassimento è un metodo antico, proprio della Valpolicella, tanto da valergli la candidatura a Patrimonio Immateriale dell’Unesco, metodo che oggi si avvale di competenze tecnologiche contemporanee. L’Amarone viene solitamente affinato per almeno 2 anni che diventano 4 per le riserve, tempi largamente superati da tutte famiglie.

L’Amarone è un vino che sa sorprendere: prodotto da uve appassite, nel calice regala un risultato inaspettato. Inizialmente conosciuto come vino da meditazione, si abbina bene ai piatti della tradizione ma sa accompagnare tutti quei piatti che hanno nella complessità e la profondità gustativa la loro identità.

Nonostante il suo nome, l’Amarone è un vino che dà un’illusione di dolcezza determinata dal lungo appassimento, sensazione che piace molto, e in questo sta la sua originalità. È forse l’unico vino italiano che mantiene una caratteristica forte che lo rende apprezzato in ogni parte del mondo: potente, assertivo, ma con i guanti di velluto.

L’impegno de Le Famiglie Storiche è quello di trasmettere il fascino e la complessità del metodo con cui l’Amarone viene elaborato, facendolo però scendere dal piedistallo dell’intoccabilità: la sfida è farlo bere, facendone apprezzare il lavoro per ottenerlo.