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Pane in pentola di ghisa

6 Febbraio 2024

Diciamolo subito: non ho scoperto l’America e non ho inventato il pane in pentola di ghisa. Non ho davvero l’idea di chi l’abbia fatto, so soltanto che la ricetta con mille sue varianti gira in rete da una vita. L’avevo già fatto, questo pane, più di una volta almeno 15 anni fa, quando ero una foodblogger attiva e conosciuta. Quando noi, foodblogger, eravamo ancora pochi, ci conoscevamo tutti, ci organizzavamo i raduni, le serate, le cene e cucinavamo tutto noi. Ma all’epoca cucinavo tantissimo, provavo sempre ricette nuove e ne inventavo delle mie, e non mi ripetevo mai, perciò questo pane era rimasto nell’archivio, mentre mi dedicavo alle lunghe lievitazioni, alle pieghe, alle farine ecc.
Ultimamente però mi era venuta volta di sfornare il pane fatto in casa, e ho cercato una ricetta veloce e semplice, ricordando proprio quella della pentola di ghisa.
Com’era venuto? Buonissimo!
P.S. ho fatto tantissime foto, adoro fotografare gli impasti, i lievitati, le pagnotte e le fette con le briciole, ma ho cercato di non postarne troppe!

Pane in pentola di ghisa

500 g di farina Manitoba
100 g di farina di semola
450 ml di acqua tiepida
1/2 bustina di lievito secco
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaino di zucchero

– versare le farine, il lievito e lo zucchero nella ciotola della planetaria (non so voi, ma io uso da sempre KitchenAid) e far girare tutto un pò con il gancio a velocità bassa

– iniziare a versare l’acqua, senza spegnere KA, poi aumentare un po’ la velocità, andare avanti per 15-20 minuti, finché l’impasto non cominci a staccarsi dalle pareti

– alzare ancora un po’ la velocità, impastare per qualche minuto, coprire la ciotola con la pellicola e mettere in un posto tiepido senza le correnti d’aria (io uso di solito il forno a microonde scaldato in precedenza per 30 secondi)

– dopo circa un’ora tirare fuori l’impasto lievitato, appiattirlo in un quadrato sul piano di lavoro e praticare le pieghe. Dividendo mentalmente l’impasto in tre, portare verso l’interno la parte alta, fare lo stesso con la base bassa, girarlo a 90° e fare la stessa. Capovolgere l’impasto e formare una palla con le mani

– lasciare riposare rimasto una mezzora e ripetere le pieghe

– spolverare il cestino con l’abbondante farina e mettervi la palla con la parte liscia in basso

– lasciare lievitare il pane ancora per 1 ora in un luogo tiepido

– nel frattempo riscaldare il forno al massimo con all’interno la pentola di ghisa con il coperchio (il mio arriva a 280°)

– versare l’impasto lievitato nella pentola rovente, cercando di mantenere il disegno del cestino dritto in alto, coprire di nuovo e infornare per 45 minuti circa

– trascorso il tempo, abbassare la temperatura a 190-200 e cuocere ancora per 15-20 minuti

– il pane pronto ha una crosticina ben dorata, molto croccante e produce il suono sordo se “bussare” con le nocchie

– lasciare raffreddare per qualche minuto il pane nella pentola, poi trasferirlo su una grata e far freddare completamente (se ci riuscite a non toccarlo)