vino

Dievole, la toscanità in purezza corre on line

20 Maggio 2020

Giulia Nekorkina

Molti anni fa, diciamo 6 o 7, le degustazioni sul web erano rare ed erano un modo di riunire on line le persone di tutta Italia senza spostarsi, prendere treni o macchine e perdere tempo. Ricordo di aver partecipato ad una intensa e divertente degustazione #tweettasting organizzato dalla casa vinicola Zonin a luglio 2014. Erano in 10 in azienda, compreso il nostro adorabile cantastorie Luca Gardini che, dicono riesce a far sentire i profumi perfino a casa, e alcuni giornalisti locali, e noi altri in 15, in streaming.

E’ stata una degustazione parecchio movimentata: 6 bollicine come #winetomany da stappare e da assaggiare, da twittare, commentare, fotografare… Davvero bella! Peccato che non le avevo più fatte così, intendo, on line.

A distanza di 6 anni, pochi giorni fa, Dievole mi ha regalato una splendida occasione di ripetere l’esperienza, anche se per i motivi diversi: la chiusura a causa del coronavirus. Beh, nel frattempo eravamo tutti abituati di viaggiare, di girare, di degustare in loco per vivere appieno il territorio e respirare l’aria giusta. Oppure farlo nei ristoranti, stellati e non, per  provare l’emozione di abbinare i vini alle pietanze pensate apposta.

Oggi niente di tutto ciò, ma l’emozione di approcciarsi di nuovo al mondo enoico dopo la chiusura di oltre 2 mesi, è stata forte. Nel frattempo sono cambiate le modalità e le piattaforme, ci si poteva vedere in faccia reciprocamente, interagire, sorridere, condividere i pensieri e sensazioni.

Stavolta i vini erano 3, ma CHE VINI! Rappresentavano quello che amo di più: la purezza. Non erano blend (per carità, ce ne sono tanti incredibili), ma tre vitigni ben distinti che hanno raccontato, tutti, la Toscana da tre punti di vista diversi.

Campinovi Bianco Toscana IGT 2018, Trebbiano 100%

Ha un carattere marcato, questo Trebbiano toscano, invecchiato ingrandì botti di rovere francese non tostato, a partire dal colore oro puro, carico, importante. Il naso è molto ricco, avvolgente, che fa sognare tra i profumi di fiori e frutta gialla. In bocca è elegante, di classe, con dei sentori di salinità e dolcezza che si alternano e si completano. Armonioso e fresco. Abbinerei a questo vino delle cozze sarde, dal sapore pulito e sapido.

E poi arriva il Chianti Classico DOCG Gran selezione 2016 Vigna di Sessina, Sangiovese 100%.

Nato dalle migliori selezioni delle uve dell’omonimo vigneto, cresciuto sui terreni marini e calcarei, è un classico portato alla perfezione. Fermentato nel cemento e invecchiato nel legno francese non tostato, è di color rosso rubino con qualche bagliore granato, al naso si presenta accattivante e ricco, con le note di vaniglia e delle spezie, e di frutta rossa matura. In bocca arrivano i tannini morbidi ed eleganti, che accarezzano il palato in modo sensuale. Mi piacerebbe bere questo vino con un bel piatto di Peposo.

Infine, una Meraviglia. Anzi, Rosso Bolgheri DOC superiore 2017 della Tenuta Meraviglia, Cabernet Franc 100%. Ed è raro gustarlo in purezza.

Il suolo di origine vulcanica, ma anche la fermentazione nel cemento regalano al vino una pulizia e una freschezza notevoli. Rosso rubino intenso, già al naso si presenta pulito e sincero, con quelle note erbacee fresche. In bocca è pulito, un po’ nervoso e leggermente tannico che in secondo momento si distende e avvolge il palato con eleganza eterea.

 

Questo Cabernet Franc è davvero intrigante, lo metterei alla prova con un piatto del tutto inaspettato: un’insalata greca. Con feta,  peperoni e origano. La sua parte verde mi fa impazzire e mi fa pensare alla cucina mediterranea istantanea e un vino importante ma trasformista. Confermo, ho azzeccato l’abbinamento. E’ stato bello, solare, fresco, mediterraneo, serio, ma non troppo. Perfetto.

Eppure, dopo aver degustato tutti i tre vini, così diversi,  ho avuto una netta sensazione di aver individuato un fil rouge importante: l’eleganza e la classe che li leghi. E’ come una collezione di alta moda: capi diversi, ma la linea guida unica. Sensazione incredibile, mai provato prima. Riuscirei a fare un pranzo con loro tre, bevendo vini completamente diversi, ma che non mi stravolgono il palato.

I magnifici tre.