Pannacotta alle mele al caramello
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Pannacotta alle mele al caramello

19 Luglio 2012

Pannacotta alle mele al caramello

Di recente ho avuto una grande soddisfazione di scoprire che non sono l’unica amante di fava tonka ( “Dietro le quinte delle Antiche Contrade” sta per arrivare!) Questa scoperta mi ha fatto venire voglia di riusarla (l’avevo abbandonata da un pò nella dispensa, come quasi tutto il resto dei miei tesori e delle chicche gastronomiche). Ieri c’è stata anche un’occasione giusta: mia figlia finalmente a cena a casa (non la vedevo da tempo, la mia vagabonda, sempre in giro, felice di aver lasciato il liceo e la maturità alle spalle) con alcuni dei suoi amici. In più mi è venuta un’idea di come usare una delle tante squisitezze in barattolo di Mariangela Prunotto, per la pannacotta alle mele al caramello.

Combinazione felice?
Decisamente si!

Pannacotta alla mele al caramello

500 ml di panna
1 barattolino (345 g) di composta di mele al caramello (Mariangela Prunotto)
3-4 cucchiai di zucchero vanigliato
5 fogli di gelatina
una manciata di “nocciolini di Canzo” (sembrano mini amaretti, ma di nocciola)
fava tonka
qualche goccia di limone ( a piacere)

– mettere in ammollo la gelatina

– versare in un pentolino la panna, aggiungere la composta di mele al caramello, lo zucchero vanigliato e portare a ebollizione; togliere dal fuoco

– strizzare la gelatina, aggiungerla alla panna e mescolare fino a farla sciogliere completamente

– grattugiare la fava tonka a piacere ( metà di baccello potrebbbe andare) e, volendo, aggiungere un pò di limone per riequilibrare i sapori

– versare il composto in uno stampo di 0,75 l di capienza e farlo rafffreddare

– aggiungere metà di “nocciolini” nella panna cotta, facendoli impregnare un pò, trasferire lo stampo nel frigo e lasciarlo per qualche ora, fino al completo rassodamento

– per estrarre facilmente la pannacotta dallo stampo, farlo immergere per qualche secondo nel contenitore con l’acqua calda e rovesciare sul piatto da portata

– infine, tagliare a fette e servire con qualche “nocciolino”