E mentre sono in quarantena e sto risistemando il mio blog, qualche giorno fa ho tirato fuori una ricetta di un pane buonissimo, disarmante per la sua semplicità. La sua forma e la consistenza mi hanno fatto pensare ai panini ciriole tipiche romane, con le punte croccanti, e ho riprovato ad impastare di nuovo. Il risultato ha superato ogni mia aspettativa!
Panini ciriole
150 g di farina Manitoba
150 g di farina di grano duro
200 ml di acqua tiepida frizzante
1/2 cucchiaino di lievito di birra secco
1 cucchiaino di sale
– impastare le farine con lievito e l’acqua (nella macchina da pane o nella KitchenAid), dopo 10-15 minuti aggiungere il sale, impastare ancora per 10 minuti circa, coprire la ciotola con la pellicola e un canovaccio da cucina e metterla al caldo per 2-2,5 ore
– quando l’impasto è più che raddoppiato, metterlo accuratamente su un piano di lavoro e stendere delicatamente con le mani, per non sgonfiare le bolle, in un rettangolo di circa 20-25 cm
– fare le pieghe come se fosse la pasta sfoglia, prima piegandolo in tre, poi girando a 90° e piegare ancora una volta, per ottenere una sorta di cubo. Spolverare con la farina, coprire di nuovo con la pellicola e un canovaccio e lasciare a riposare per 1 ora
– stendere delicatamentecon le mani l’impasto lievitato e dividerlo in 6. Ogni pezzettino allungare delicatamente in una striscia lunga e arrotolare. Poi stendere con le mani in una sorta di salsicciotto, più gonfio al centro e appuntito sulle estremità
– mettere su un foglio di carta da forno e lasciare a riposare i panini ancora per 20-30 minuti. Nel frattempo accendere il forno a 240° insieme ad una placca dentro
– prima di infornare, fare un taglio lungo ogni panino con una lametta. Infornare sulla placca rovente per 20 minuti circa, spruzzando sul fondo del forno un po’ di acqua fredda
– infine, raffreddare sulla griglia
