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Vino. Il “nostro” Brunello di Montalcino di Poggio Antico

17 Febbraio 2020

Questo Brunello di Montalcino per me è più di un vino, e anche più di un Brunello. Questo è il “nostro” vino, mio e di mio marito. 

…ci conoscevamo da circa un anno (e sto parlando della fine degli anni 90), e avevamo deciso di passare un weekend di ottobre in Toscana. Amanti del buon bere da sempre, in ogni ristorante prendevamo una bottiglia di Brunello di Montalcino, e uno di essi ci ha colpito. All’epoca non esistevano gli smartphone e i telefonini non facevano le foto, così abbiamo cercato di ricordare al meglio il nome sull’etichetta (non ricordo se l’avevamo scritto su un foglio di carta). Si trattava di Poggio Antico.

Successivamente siamo andati in cantina, ci è piaciuta, e ricordo di aver comprato qualche bottiglia. Da allora è diventato il nostro Brunello preferito. Negli anni a seguire abbiamo ordinato il vino diverse volte (per telefono, mica via internet!), e siamo ritornati anche più volte in cantina. Avevamo diverse annate, e ogni tanto aprivamo una bottiglia per qualche occasione speciale o semplicemente per accompagnare una buona cena a base di fiorentine sulla brace.

Il 1995 l’abbiamo finito tempo fa. Ora ci sono rimaste alcune bottiglie del 1997 (annata eccellente a quanto pare, ma non poteva essere diversamente: in quell’anno ci siamo conosciuti noi), e qualche bottiglia del 2003, l’anno del nostro matrimonio.

Questa bottiglia del 1997 l’abbiamo aperta per un motivo: ho comprato dei piccioncini, e siccome li amiamo tanto, mi sembrava giusto aprire anche un vino eccellente. Avevo ragione, era un dono divino. L’ho tenuto aperto una mezzoretta, e l’avevo travasato in un decanter.

Oramai aveva assunto quel color granato tendente al ruggine, ma al naso era incredibilmente vivace, e in bocca… ah, un sogno!.. Tannino giovane, per niente stanco, che nel bicchiere diventava elegante, di carattere e raccontava, lento, al palato una storia lunga 23 anni. La nostra storia.

Non ho le foto dei bicchieri, volevamo solo goderci i nostri momenti. Non voglio nemmeno entrare nei dettagli, il vino, come i gusti, è una questione personale. E il fatto che questa cena fosse capitata nel giorno di San Valentino, è una pura coincidenza: noi non lo festeggiamo mai, perché il nostro amore merita di essere celebrato ogni giorno, e così facciamo.