murena
ricette

Murena fritta e affumicata

28 Aprile 2011
murena
… anche se la storia narra che le murene, questi bellissimi serpenti marini con l’aria da serial killer (come disse una volta una mia amica) venissero alimentati a carne umana per guadagnare in prelibatezza, la murena fritta e affumicata la mangiamo anche oggi. Di sicuro i romani erano veramente pazzi per le murene, ed un piatto di questi pesci arrivava a costare fino a diecimila sesterzi. Tant’è che, come ci narra Plinio, le murene fecero la fortuna di alcuni commercianti romani: come avvenne per un certo Gaio Irrio, che fornì seimila murene per le cene trionfali del dittatore Cesare. La villa di Irrio, ovviamente circondata da murenai, non era forse grandiosa come tante altre, eppure acquistò un immenso surplus di valore commerciale tanto da essere venduta a ben quattro milioni di sesterzi. Altri derivarono il loro nome dai pesci messi in commercio: per esempio Licinio Murena e Sergio Orata.

murena tagliata
La più grande peschiera fu costruita dai romani nel periodo di transizione tra l’età repubblicana e quella imperiale, è quella di Torre Astura, a poche miglia da Anzio. Il pesce più richiesto era la murena. Non per niente si tende a chiamare murenai le peschiere. E noi, quando usciamo in barca in estate, andiamo spesso proprio lì, vicino agli antichi allevamenti. A proposito, nell’antica Roma non venivano allevati solo pesci. Sempre Plinio riporta, ad esempio, che Sergio Orata fu il primo a allevare le ostriche inizialmente nella sua villa di Baia, poi per le fortune che ne derivarono sia dal punto di vista economico che da quello del prestigio sociale, in molti altri tratti di costa. E adesso, da qualche anno, abbiamo di nuovo l’allevamento di ostriche ad Anzio!

Io personalmente adoro le murene! Ho scoperto il loro sapore prelibato alcuni anni fa a Ponza e da allora è stato amore! Si cucinano all’agro, con pomodorini e limone, le loro uova si usano per condire la pasta (buonissima!), ma come si suol dire, la loro morte è la frittura. Purtroppo non si trovano facilmente, se non sulle isole Pontine, dai pescatori o anche nelle pescherie. L’unico modo che conosco per averla anche sulla terra ferma è andare al mercato Esquilino, direttamente al banco in fondo, che ce l’hanno quasi sempre.
E poi.. non sono bellissime le murene? Quella pelle liscia a pois, marrone e gialla, quell’eleganza nel muoversi nell’acqua, quello sgardo assassino. Una volta a Roma capitai in un ristorane dove, in un grandissimo acquario, viveva una murena di 7 anni. Era enorme. Usci lentamente dal suo rifugio, si avvicinò e mi guardò attraverso il vetro come se volesse dire “Peccato che sei così lontana…” Dopo di che si girò e non mi guardò più.
murena affumicata
Murena fritta e affumicata

Per affumicare la murena (che diventa non squisita, di più!)vi rimando qui, Invece per farla fritta basta poco.

1 murena

50 g di farina
1 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di pepe
1 l di olio per friggere
1 limone


– eviscerare la murena e tagliarla a fette di 4-6 cm di larghezza. La murena ha la pelle molto resistente, perciò ci vuole un coltello adatto e molto bene affilato.

– lavare il pesce, togliere il sangue e asciugare i pezzi

– mescolare la farina dentro una busta capiente con il sale e il pepe e aggiungere qualche pezzo di murena

– riscaldare l’olio e friggere i pezzi di murena per 7-8 minuti, finché diventeranno dorati con la pelle croccante (è quella la prelibatezza più grande!)

– asciugare sulla carta e servire subito con le fette di limone

murena fritta