ricette

Pancakes per Scarlett O’Hara

16 Marzo 2009

…guardando il film o leggendo il libro, ho sempre cercato di immaginare il sapore delle pietanze proposte, di ricostruire le ricette e sognavo di assaggiarle… E’ sempre stato più forte di me, il mio coinvolgimento con il cibo, anche se solo scritto o visto. Sarà una coincidenza, ma ultimamente stavo leggendo un libro “A tavola con Nero Wolf” che tratta le ricette di cucina, spesso sofisticate e ricercate, alle quali Rex Stout accennava nei suoi numerosi romanzi. Peccato, certamente, ma questo libro è scritto dagli autori e dallo chef russi, quindi non ve lo posso consigliare.

Insomma, saputo del concorso, ho cominciato a passare mentalmente in rassegna i film e … non mi veniva niente in mente!.. Che disastro! Poi ho cominciato a delirare: pensavo ad esempio, al dottor Lector di “Silenzio degli innocenti” e ad una scena, dove mangiava il cervello di un suo “ospite” (credo sia stato nel secondo film). Non è finita lì: nella mia mente sono apparse le immagini di “Shining” e di “Alive”, ma anche di “Vacanze di Natale” e “Mr Bean”, in particolare la scena del tacchino…
Ok, stavo andando in pallone: mi immaginate con un tacchino fuori stagione o con una calotta cranica trapanata??..


Per fortuna, il mio cervello possiede ancora un debole segnale di istinto di sopravvivenza, e così le scene oscene sono finite lì. Anche perché subito dopo ho avuto un’illuminazione: “Via col vento”!!! (anno 1939) La bellissima e ribelle Scarlett O’Hara che non vuole mangiare la sua colazione prima di andare ad una festa! Per essere sicura del contenuto del suo vassoio, sono andata a cercare il passaggio in lingua originale nel libro e, non contenta, mi sono rivista il film intero! Come al solito, ci sono differenze tra uno e l’altro. Nel libro Scarlett mangia il prosciutto con la salsa, le patate dolci e le frittelle di grano saraceno con lo sciroppo d’acero, invece nel film si limita ad ingoiare solo un paio di frittelline.


“Some folks thinks as how Ah kin fly,” grumbled Mammy, shuffling up the stairs. She entered puffing, with the expression of one who expects battle and welcomes it. In her large black hands was a tray upon which food smoked, two large yams covered with butter, a pile of buckwheat cakes dripping syrup, and a large slice of ham swimming in gravy.

“No, you ain’,” said Mammy grimly. “Not while Ah got breaf. You eat dem cakes. Sop dem in de gravy, honey.”

Scarlett sopped the wheat cake in the gravy and put it in her mouth. Perhaps there was something to what Mammy said.

Basandomi sulla scena del film e non sul libro, ho scelto di proporre una ricetta di pancakes.

Buttermilk pancakes (“Via col vento”, anno 1939)

3 uova
2 tazze 500 ml di latticello
2 tazze 250 g di farina
1 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaio di zucchero
1/4 tazze 60 g di burro fuso

burro
sciroppo d’acero

– battere i tuorli in una ciotola, aggiungere il latticello e mescolare

– aggiungere farina, bicarbonato e zucchero, amalgamare. NOn battere troppo.

– unire il burro fuso, mescolare.

– montare gli albumi a neve, incorporare alla pastella

– cuocere le fruttelle in una teglia caldissima, finché sulla superficie non si formino le bolle e non si dori la parte sotto

– girare le frittelle, cuocere la parte sotto; servire con il burro e lo sciroppo d’acero

Non avendo lo sciroppo d’acero, ho preso la marmellata di fragoline di bosco e la panna acida
Non avevo nemmeno il latticello, così ho preso il kefir (il latte fermentato)
Ma penso che si può prendere anche lo yogurt abbastanza liquido