ricette

Salmone gravlax

26 Febbraio 2009

Veramente non pensavo che ci sia ancora qualcuno che non conosce questo tipo di preparazione, invece ogni tanto scopro che mi sbagliavo…
Questo è semplicemente un trancio di salmone fresco, aromatizzato e messo in salamoia per 1-3 giorni, è molto diffuso nei paesi scandinavi e spesso viene chiamato graavlax.
In Russia, ovviamente, abbiamo anche le nostre ricette e lo chiamiamo più o meno “salmone in salamoia”. Più o meno – perché è difficile tradurre letteralmente tutti i termini specifici…

Comunque, molte delle ricette si assomigliano, anche perché in grosso modo si usano gli stessi ingredienti: sale grosso, zucchero, pepe e aneto. Certo, ci sono le infinite variazioni sul tema di salamoie: salmone con le arance, con i ribes nero, con la barbabietola, con i tre pepi, con la vodka, con il ginepro ecc.
Ma nel mio frigo non manca mai il salmone più semplice! Lo mangio non solo con i bliny, ma anche sul pane imburrato, con l’avocado, nell’insalata, con il melone ( a posto del prosciutto)…

Salmone gravlax

1 trancio di salmone di almeno 20 cm
0,5 kg di sale grosso
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di pepe nero in bacche ( o rosa o bianco)
1 mazzetto di aneto

– aprire il salmone in due, tagliare via la spina dorsale e le lische, aiutandosi con un coltello sottile e molto affilato e con una pinzetta.

– prendere un contenitore grande più o meno quanto il trancio, mettere sul fondo una manciata di sale.

– sistemare sopra il filetto di salmone con la pelle ingiù, coprire con 1 cucchiaio di sale, mescolato con lo zucchero, il pepe frantumato e l’aneto tritato, coprire con l’altro filetto e versare sopra il resto di sale.

– coprire con la carta argentata, sistemare sopra un peso ( un barattolo di legumi ecc) e mettere nel frigo per 2 giorni circa.

– il salmone pronto ha la consistenza compatta, è lucido e sembra più grasso.

– prima di affettare il salmone, togliere il sale e gli aromi, asciugarlo con un tovagliolo.

Non vi preoccupate della quantità di sale, serve per cacciare via l’acqua dal pesce, che nel frattempo però non diventa salatissimo!