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Vinegret, una colorata insalata russa

23 Marzo 2009

Oggi volevo postare una ricetta russa perché è da tanto non ne parliamo più, ma anche perché avevo promesso di parlare di Vinegret.

Nella Russia del 800 nessuno ancora azzardava di integrare le insalate con i tuberi (patate, carote, barbabietole), considerati sporchi perché sotterranei, immagino, per pura ignoranza. Eppure proprio grazie a questa ignoranza nacque in seguito una sottospecie di insalata fatta di verdure cotte – vinegret. Suona familiare, vero? “Vinaigrette”, il condimento a base di olio e aceto di vino (o comunque una forte componente agra) le diede il proprio nome (e meno male, ripensandoci a Olivier, che non esistettero cuochi francesi con il nome Vinegret!) Però non bastò la salsina agra: l’immaginario sapore di terra disturbava tanto i capricciosi gourmet europei dell’epoca, così le patate e le carote lesse fecero spazio anche ai crauti, cetrioli, capperi e olive in salamoia. In Russia e in Germania si spinsero oltre: fino a aggiungervi i funghi e le aringhe (eh si, ancora loro!) sempre in salamoia.
Cosa voglio dire con tutto ciò? Soltanto che vinegret è un’altra famosa e importante insalata sul tavolo russo.

Vinegret

6 patate
2 carote
1-2 barbabietole
½ lattina di pisellini in conserva
2 cetrioli in salamoia
una manciata di crauti
1 cipolla
2 uova
sale
pepe
olio di girasoli

– lessare le patate e la carota, separatamente – barbabietole (sennò, si potrebbe usare quelle del supermercato già lessate). Raffreddare. Togliere la buccia e tagliare a cubetti.

– tagliare a dadini la cipolla e i cetrioli.

– unire in una grande insalatiera tutti gli ingredienti, salare un po’ (non dimentichiamo che cetrioli e crauti sono saporiti!), condire con qualche cucchiaiata di olio di girasoli.

Certo, non è una pietanza dietetica, ma va benissimo come piatto unico, che non è solo gustoso e nutriente ma appaga anche il senso estetico con tutti quei colori intensi: fucsia, giallo, arancione… Per completare il quadro serve giusto un rametto (verde brillante) di aneto!

A volte condisco vinegret con la maionese emulsionata con un pò di latte, buonissimo lo stesso!

Come avevo detto prima, a volte nel vinegret a posto dei cetrioli e crauti si mettono le aringhe. Non vi ricorda niente? Aringhe, patate, barbabietola… “Aringhe in pelliccia”!

(anche questa ricetta è tratta dal mio libro, ancora non pubblicato, sulla cucina russa)