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Arrivederci, estate!

1 Settembre 2008

E’ finita la stagione (molto intensa) del mare, delle barche e delle isole, isole Pontine, intendo. Ieri siamo stati per l’ultima volta a Ponza, per riportare la barca a casa, lasciata l’altra settimata per la burrasca. L’ultimo pranzo di stagione nel ristorantino preferito però, chissà perché, mi ha delusa. Forse perché ero stanca e mentalmente e fisicamente, forse perché quel posticino non riesce più a sorprendermi. E’ un tipico ristorantino isolano sito in una caletta piena di barche ormeggiate; una ventilata veranda di legno con dei vasi di peperoncini colorati ospita una decina di tavoli e panchine, tutti rigorosamente di legno grezzo. Sul muro sono attaccati alcuni atrezzi per la pesca , fra i quali una vecchia nassa con lo scheletro dell’aragosta. Il cuoco, soggetto più che strano, gira scalzo, come del resto anche gli altri, ma cucina da dio piatti semplici di cucina marinara, serviti sulle сeramiche dipinte a mano.
La prima volta che vedi questo posto te ne innamori, la seconda non vedi l’ora di tornare ancora, la terza vuoi sia rivedere lo staff molto simpatico e alla mano, sia rimangiare quei spaghetti con il coccio o la deliziosa zuppa di pesce. Premetto che il ristorantino lo conosciamo da 3-4 anni ed è sempre stato bello ritornarci.
Invece ieri qualcosa è andato storto, e ci sono rimasta male perché non ho più provato quel senso di ebrezza.
Lo dicevo io, noi, Pesci, siamo strani e lunatici, qualsiasi cosa può stancarci da un momento all’altro senza quasi una spiegazione, ma con tutto ciò siamo comunque molto abitudinari. Insomma, spero tanto di ritrovare il gusto di sedermi ancora a quel tavolo grezzo, fare due risate con il cuoco scalzo e leccarmi letteralmente i baffi davanti al piatto di paccheri molto al dente. Per fortuna ho un lungo inverno davanti…

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