remise en forme

Remise en forme. Giorno 1. Partenze spericolate.

3 Gennaio 2018

…Posso dire una cosa? Sono distrutta. Questo è il prezzo di iniziare la palestra, o, meglio, il pilates, dopo 3 anni di mancato allenamento. Come se non bastasse, mercoledì è il giorno in cui ci si allena con il pallone, e, vi assicuro, è la giornata più pesante, perché il “solito” lavoro muscolare viene potenziato dall’equilibrio che bisogna mantenere durante l’allenamento.

In realtà non pensavo di iniziare subito, ma, forse, venerdì, e invece… La mattina sono andata al mercato a fare i rifornimenti di frutta e verdura, poi al supermercato ho preso un salmone intero (da tagliare a fette a casa), ho visto anche i discussi sacchetti biodegradabili per frutta e verdura e ho preso due cipolle di Tropea (i famosi 2 centesimi risultano essere direttamente sullo scontrino). Prima di andare a fare le mani (un po’ di coccole non guastano mai!) avevo un po’ di tempo, e mi è venuta una brillante idea di passare in palestra per l’iscrizione. Detto fatto, in fondo è questione di 5 minuti. Il corso di pilates iniziava alle 14, e ho pensato “quasi-quasi… ” Insomma, questa mia impulsivo-compulsiva decisione mi ha portata dritta-dritta a casa dopo la manicure, a tirare fuori magliette e pantaloni, a cercare le scarpe da ginnastica comprate apposta durante il Black Friday, e ora eccomi qua, sprofondata nella poltrona, con l’infuso caldo di mirtilli rossi e la sensazione di aver fatto l’inventario dettagliato di tutti i muscoli.

Ma il più bello doveva ancora venire!
Riflettendoci sopra, mi sono resa conto che avrei dovuto avere un punto di partenza preciso per decidere dove arrivare. Ovvero, mi sono azzardata di indossare quel famoso vestito che non mi entrava e – sorpresa – la lampo si è chiusa, permettendomi perfino di respirare. Certo, alla perfezione manca ancora parecchio, sembro un salsicciotto, ma è sempre un buon inizio.
Questa scoperta mi ha dato il coraggio di salire sulla bilancia (eh si, a volte mi sento davvero spericolata). La cifra comparsa non era di certo confortante, ben 66,7 kg (orrore!), ma almeno posso stabilire i chili da perdere: direi, 4-5 per iniziare. Ehi, non sono mica matta, non credo di poterlo fare in un mese, ma siamo solo all’inizio di gennaio, giusto?

Il nostro digiuno è durato 36 ore, fino a cena, senza fatica né senso di fame, facendomi sentire leggera e libera. Per cena, per entrambi, ho preparato un trancio di salmone con salsa di yogurt magro, senape e peperoncino, broccoletti siciliani sbollentati e insalata di arance, finocchi e cipolle rosse.

E domani voglio dedicare un po’ di tempo all’argomento “alimentazione”.