Il prototipo di queste polpette di pane al sugo ho assaggiato un mese fa, in una trattoria vegana So What?!, e si chiamavano “Le polpette che la nonna non ti ha mai fatto”. Ovvio, erano vegane, ma strepitosamente buone e golose, e ve lo dice una carnivora convinta. In realtà per fare queste polpette non ci vuole niente, tranne un pò di pane raffermo e di pomodoro sotto forma della passata, dei pelati o altro. Il “problema” è la soia in casa mia entra solo come salsa, quella “classica” della cucina cinese o giapponese, quindi niente latte, tofu ecc. Poco male: da vegane le polpette sono diventate vegetariane, ma non per questo meno buone. Anzi, ho usato il pane di Pane e Tempesta (me ne era rimasto molto dopo l’inaugurazione, e, amici romani, vi consiglio di farci un salto!), e secondo me le polpette ne hanno solo guadagnato.
Polpette di pane al sugo
per 25 pezzi circa
500 g di pane raffermo (multicereale, segale, farro ecc)
400 g di latte (per ammollo)
1 uovo
un mazzetto di prezzemolo
1 spicchio di aglio
sale
pepe
2 lattine di pomodori a pezzi (o pelati)
2 spicchi di aglio
1 cipolla
un gambo di sedano
1 carota
2 cucchiai di olio
sale
pepe
olio di arachidi per friggere
– tagliare il pane a fette, mettere in una ciotola e bagnare abbondantemente con il latte. Lasciare per 10 minuti, poi scolare il latte in eccesso, strizzare forte il pane e sbriciolare con le mani
– tritare il prezzemolo e l’aglio, aggiungere al pane insieme all’uovo, salae, pepare e impastare
– formare le palline e friggerle nell’olio caldo finché saranno dorate; asciugare sulla carta assorbente
– preparare il sugo: pulire le verdure e tritarle grossolanamente. Far appassire nell’olio, aggiungendo qualche gambo di prezzemolo, versare il pomodoro e 1/2 bicchiere di acqua, salare, pepare e cuocere a fuoco basso per 40-45 minuti; frullare
– infine, ripassare le polpette nel sugo e servire calde.
Dire di fare anche la scarpetta mi sembra inutile. La si fa a prescindere. Oppure, se avanza il sugo, è perfetto per condire la pasta.