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Cantina Imperatori, una bellissima realtà alle porte di Roma

30 Settembre 2019

Amo il vino, specialmente le bollicine, e sono una grande fan del Pinot Nero in tutte le sue declinazioni. Ma sono anche una grande tifosa del territorio laziale, che per fortuna negli ultimi anni viene molto rivalutato, e quando incontro delle valide realtà, non smetto mai di decantarle.

 

Una ventina di giorni fa ho passato una bella giornata nella Cantina Imperatori. Ho visto la vendemmia fatta rigorosamente a mano, ho osservato la lavorazione delle uve e ho visitato la cantina che mi ha riservato una piacevole sorpresa spumeggiante.

Posizionata a Sud di Roma, nel Comune di Frascati, la Cantina Imperatori sorge in un terreno particolarmente vocato –  già i romani seppero apprezzare queste terre circa 2000 anni fa, tanto che il vino era uno dei principali volani economici della zona –  che è stato acquistato dalla famiglia Imperatori nel 2009 e, dopo due anni di permessi e scrupolosi studi sulla stratificazione, è stata piantata la prima vite.

I lavori strutturali si sono conclusi definitivamente nel 2016 con l’inaugurazione della Cantina, una struttura in pietra, curata in ogni dettaglio che ben si integra con il paesaggio circostante e che è stata progettata e realizzata con moderne tecnologie a basso impatto ambientale. Attualmente l’azienda è certificata biologica per la produzione di olio ed è in conversione per la produzione di uve.

L’azienda è guidata da Lorenzo Imperatori supportato dalla sua famiglia e da una squadra esperta di collaboratori. “Noi ricerchiamo la massima qualità nei nostri vini prodotti in un’area con elevate potenzialità e con tradizioni vinicole millenarie – afferma Lorenzo Imperatori e aggiunge– siamo fermamente convinti che la qualità di un vino si possa ottenere attraverso una scrupolosa attenzione che parte dalla vigna e prosegue in cantina”.

Il progetto di Cantina Imperatori è legato a doppio filo al territorio di Frascati. Da una parte c’è la voglia di riscoprire le varietà coltivate nelle campagne romane prima dell’invasione della fillossera, da qui la volontà di impiantare due vitigni autoctoni come il Cesanese di Affile e il Trebbiano Verde; dall’altra la volontà di introdurre due varietà internazionali come il Viognier e il Cabernet Sauvignon, per cercare di trasmettere le peculiarità di questo territorio.

Per il suo profilo aromatico e una marcata mineralità di sottofondo, il Trebbiano Verde  è diventato oggetto di una profonda rivalutazione nel territorio dei Castelli. Una parte del Trebbiano Verde viene affinata nelle anfore posizionate in una grotta naturale sotto la cantina.

Ma la cosa più bella è il nuovo progetto. Si tratta del primo spumante “metodo classico” a base di Cesanese, di cui è prevista l’uscita nel giugno del 2022. Una piccola produzione di circa 1000 bottiglie, iniziata per la volontà di interpretare questo antico vitigno in maniera originale. Non vedo l’ora di provarlo!

La giornata in vigna è finita con una splendida degustazione di alcuni vini dell’azienda, abbinati alla selezione di prodotti di di Vincenzo Mancino, grande esperto della produzione e lavorazione dei salumi e dei latticini, da anni impegnato nella valorizzazione e tutela delle piccole realtà agricole attraverso alcuni progetti imprenditoriali tra i quali la bottega con cucina ProLoco DOL (Di Origine Laziale) e Cibo Agricolo Libero, un caseificio realizzato all’interno della sezione femminile del carcere romano di Rebibbia.

Appassionato conoscitore dei sapori e dei profumi territorio laziale, Vincenzo Mancino ha esposto le caratteristiche e le tradizioni culinarie e ha fatto degustare, sull’incantevole terrazza che protende sul vigneto dell’azienda, uninfinita selezione di salumi e formaggi, nonché di una gustosissima zuppa di legumi nel pane, in abbinamento ai vini di Cantina Imperatori.