remise en forme

Remise en forme. Giorno 24. E se l’umore non va?

27 Gennaio 2018

Può capitare a chiunque, ma noi, donne, siamo molto più esposte agli sbalzi d’umore. Le ragioni possono essere tante: un risveglio all’alba, una calza rotta, la gonna che fa le pieghe dove non dovrebbe, i brutti pensieri o il malessere fisico. Sappiamo litighiamo nella mente con tutto il mondo o una persona in particolare, rimuginiamo su tante cose che nemmeno dovrebbero turbarci tanto, ci facciamo i film e rimaniamo male quando la trama reale cambia. E, ovviamente, quando abbiamo qualche chilo in più, o quando la dieta va avanti a rilento. Insomma, i motivi per essere di cattivo umore non ci mancano, e quello “quando arriva, arriva!”

Ora la domanda non è “come rimanere sempre di buon umore”, ma “come rimediare”. O almeno ammortizzare. A me personalmente non importa se fuori c’è il sole o piove, posso essere incazzata nera anche con il sole che spacca le pietre e amare tutto il mondo sotto il diluvio.

Io ho bisogno della bellezza e della tenerezza. Quindi ho bisogno di fiori e di gatti. Le fusa di Rosé sono la migliore terapia, e Champagne che mi si butta addosso quando guardiamo la tv, da un senso di conforto. I fiori… basta che ci siano.

Poi arriva immancabilmente il bisogno di coccolarsi a tavola. E sono a dieta. Tragedia? Niente affatto. Aggiungo al mio menù qualcosa di goloso ma sano: una manciata di gamberi nella zuppa o un piattino di carpaccio di manzo (si, la carne cruda mi fa calmare e mi fa passare la rabbia, sono una vera bestia!). Va bene, anche la tartare. Il vino? No, mica sono depressa! Però un quadratino di cioccolato fondente (un qua-dra-ti-no, non una tavoletta), sciolto sotto la lingua, fa il suo dovere.

Naturalmente, la palestra. Anche se al momento non si ha voglia di uscire, basta entrare nella sala di pilates, fare due chiacchiere con altri corsisti, “fare un culo così” e qualche molecola di serotonina si riaffaccia. Anche perché con il senso del dovere fatto, la soddisfazione è inevitabile.

Una chiacchierata con un’amica, uno sfogo (meglio se contro chi è conosciuto da entrambe), una risata, un paio di cattiverie pronunciate, e si respira meglio.

Last but not least, un abbraccio e uno sfogo con il marito. Se non capisce lui, per me non c’è speranza. Ma lui capisce, sono 20 anni che capisce ( ed è anche migliorato!), e lo farebbe per altri 120!

Comunque, credo che la questione comfort food si stia affacciando prepotentemente.

Ecco la mia top ten, buona, sana e … dietetica!

1. frutti di mare
2. crudi di pesce
3. tartare di carne (meglio se completa)
4. carpaccio di manzo
5. uovo à la coque
6. tisana di mirtilli rossi
7. vellutata (qualsiasi)
8. moccaccino più un caffè dentro
9. qualche mandorla
10. un quadratino di cioccolato

 

Detto ciò, per il pranzo ho preparato una cosetta semplice: un macco di fave con il finocchietto e un’insalata con arance e pomodori secchi.

La cena: tanti crudi di pesce e frutti in mare al mio ristorante preferito (non ero di cattivo umore, ma ogni tanto serve qualcosa in più)