ricette

Bianconiglio in tre declinazioni

29 Luglio 2013

“…If I was Alice, I would have never left Wonderland”.

Credo che nessuno lo sappia, che, da quando ero piccola, adoro “Alice nel paese delle Meraviglie” e “Dietro lo specchio”. Naturalmente, le prime letture le ho fatte in russo, e sono rimasta affascinata dal mondo strano, surreale e meraviglioso che mi era aperto. (Che poi, mentre leggo, “vedo” parole tradotte in immagini, in film veri e propri, con dettagli, sfumature, odori, sapori… Altro che film 4D, direi piuttosto i 5S, dove la “S” sta per “sensi”).

Poi l’ho letto in italiano e mi sono stupita del perché di tante differenze tra le traduzioni, ma visto che all’epoca facevo l’interprete anch’io, me ne sono fatta una ragione. Ma poi ho letto un’altra versione ancora, sempre in italiano. Toh, altre differenze, ma tra le traduzioni nella stessa lingua!

In effetti, Wiki dice:” Tradurre Alice è un’impresa in cui moltissimi autori italiani si sono cimentati. I giochi di parole, le figure retoriche, i proverbi citati ed i continui riferimenti alla cultura inglese, hanno spesso stuzzicato a tal punto la fantasia dei traduttori italiani che ogni traduzione rappresenta un libro a sé. Se tradurre il Paese delle Meraviglie era difficile, tradurre Attraverso lo Specchio è pressoché impossibile. I tranelli linguistici sono infatti molto più sottili e difficili non solo da tradurre, ma addirittura da individuare.”

La cosa più affascinante era, certamente, i vari giochi di parole, paroline inventate, ma anche nomi e nomignoli. Io, che amo giocare con le parole, in tutti i sensi, tessere le parole in un velo avvolgente di emozioni e di ricordi, non potevo che innamorarmene, soprattutto dei nomi di personaggi: Stregatto, Brucaliffo, Bianconiglio, che in versione russa purtroppo non erano tanto carini. E poi…

Un giorno, poco fa, mi è venuta voglia di coniglio. Mentre pensavo a come prepararlo al meglio (non la solita cacciatora), ho comiciato a giocare con le parole e i sapori, ed è così che alla fine sono nate le tre varazioni sul tema “Bianconiglio”. Certo, non sono all’altezza di inventare i nomi stile “Alice nel paese delle Meraviglie”, ma per quanto riguarda il lato gastronomico, non posso lamentarmi.

Bianconiglio in tre declinazioni

Cotonnato (Coniglio tonnato)

200 g di bocconcini di coniglio
2 cucchiai di olio evo
qualche cucchiaio di vino bianco
sale
pepe bianco
1 scatoletta di tonno sott’olio
1 cucchiaio di maionese
succo di limone
qualche goccia di tabasco

– scaldare l’olio in un tegane e cuocere i bocconcini di coniglio a fuoco basso, sotto il coperchio, per 25-30 minuti, bagnandolo con un pò di vino. Aggiustare di sale e di pepe.

– intiepidire e disossare i bocconcini di coniglio, metterle nel frullatore e aggiungere il tonno sgocciolato

– infine, aggiungere anche la maionese, il succo di limone e il tabasco e frullare fino ad ottenere una crema omogenea

– servire freddo con i crostini di pane

Bosconigliola (Coniglio alla boscaiola)

costolette di coniglio
una manciata di finferli secchi (o altri funghi)
2 cucchiai di olio evo
1 spicchio di aglio
1 rametto di rosmarino
sale
pepe nero

– ammollare i funghi secchi nell’acqua bollente, coprire con la pellicola e lasciare per alcune ore. Poi strizzare i funghi e filtrare l’acqua

– schiacchiare l’aglio senza sbucciarlo e rosolarlo delicatamente nell’olio; aggiungere le costolette di coniglio, rosolarli da ambo i lati, il rametto di rosmarino, coprire e cuocere per 10 minuti a fuoco basso, bagnando con l’acqua filtrata

– infine, aggiungere i funghi e farli insaporire nel sugo di cottura di coniglio, poi versare dell’altra acqua filtrata, coprire e cuocere per altri 10-15 minuti

Frittoniglio (Bocconcini di coniglio impanati e fritti)

200 g di bocconcini di coniglio disossati
1 uovo grande
5-6 cucchiai di pangrattato
erbe aromatiche fresche (prezzemolo, tipo, origano ecc)
scorza di limone grattugiata
sale
pepe
olio per friggere

– tritare le erbette e unire il trito al pangrattato insieme alla scorza di limone, sale e pepe

– battere leggermente l’uovo in una ciotola

– passare i bocconcini nell’uovo, poi nel pangrattato, poi ancora nell’uovo e ancora nel pangrattato per creare una crosticina bella coprente

– scaldare l’olio e friggere i bocconcini a fiamma media, girandoli spesso per non farli bruciare, per 10 minuti circa

– infine, asciugare sui tovaglioli di carta e servire con il limone